"...Come sarà giunto Capogrossi alle sue serrature cabalistiche, a quelle serrature che non cambiano mai, sempre le stesse a chiusura perpetua, aperte solo a chi sapendosene servire, sappia aprire le porte dalle quali si entra nel segreto dell'universo. Un segreto del tutto personale, come ogni segreto che possa diventare universale, e nulla potrà mai essere universale se non abbia una sua sigla unica. [...] E' il più vario, così furiosamente uguale a sè stesso, il più vario pittore che ci sia al mondo. La variazione è tutta ragionata e ragionevole, e quindi minima, e la varietà, la differenziazione infinita da opera a opera, da un attimo all'altro in ogni opera, potrebbe essere un'improvvisa intrusione di rosso o dell'inchiavardarsi più serrato della catena."
Giuseppe Ungaretti
[1969]